La nostra
affezionata macchina fotografica Sony Cyber-shot 7.2 Megapixels, comprata nel
2007, ci ha lasciato, forse per sempre.
Dopo aver attraversato
oceani fino in Polinesia, nonché immortalato fedelmente con i suoi colori i
meravigliosi paesaggi di questa vita da Gentleman gipsy attraverso l’Italia, la
Francia, la Spagna, il Portogallo e il Marocco, ieri ad un certo punto si è
spenta e non si riaccende più.
In realtà
ne ha passate di tutte: l’ultima avventura, a Tossa di Mar in Spagna, fu quando
cadde dalla Vespa in corsa, fuoriuscendo dalla tasca dei miei pantaloni
schiantandosi sull’asfalto. Quel giorno pensammo fosse l’ultimo, invece la
rimontammo alla belle meglio – si era
scoperchiata con deformazioni varie – scoprendo che funzionava ancora benissimo
e continuava a fare le belle foto che sapeva fare. I suoi servigi sono continuati ancora per alcuni
mesi dopo quell’episodio che forse ebbe comunque qualche conseguenza non immediata.
Amen.
Indegna
sostituta, in attesa di un nuovo acquisto, sarà una Werlisa WD97 9.0 Mega
Pixels Cybersnap (la conoscete? J) che Sara ha trovato per terra davanti al Museo
del Prado a Madrid alcuni mesi fa. Non ha un’ottica Zeiss come la Sony, non
possiede uno zoom e non è così valida ma ieri sera ad Essaouira abbiamo
scoperto che fa delle foto strane e surreali che a volte sembrano dei quadri
dipinti. Abbiamo deciso allora di aprire un nuovo filone: le foto dipinti.
Guardate un po’…
ESSAOUIRA, FOTO DIPINTI_1 (16 novembre 2011)
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ESSAOUIRA, FOTO DIPINTI_2 (16 novembre 2011)
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ESSAOUIRA, FOTO DIPINTI_3 (16 novembre 2011)
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ESSAOUIRA, FOTO DIPINTI_4 (16 novembre 2011)
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ESSAOUIRA, FOTO DIPINTI_5 (16 novembre 2011)
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